Grazie a Marco Borsotti, zio della mia amica Luisa (con la quale ho condiviso ben due avventure a Londra, nella nostra adolescenza). Marco commenta spesso i miei post con acume e intelligenza, così ho deciso di pubblicare la sua micro analisi sulle quarantenni, perché in linea con quello che penso e con le protagoniste del seguito.
Ecco la mia risposta:
Il tuo screenshot delle quarantenni è perfetto. Sai qual è il PROBLEMA? La più parte dei nostri coetanei: impreparati a gestire questa nuova attitudine, impauriti, vecchi e ottusi, incapaci di rimettersi in discussione, ancora attaccati alla gonna di mammà.
E la sua:
Marco Borsotti: I vostri compagni, come li descrivi tu, erano vecchi a vent’anni, accomodati in poltrona con le pantofole ai piedi perché educati così. Voi , molte di voi almeno, li avete presi come mariti, amanti, ma non li avete risvegliati. Alcune ne siete state persino plagiate facendone i vostri idoli sino al risveglio spesso brutale. Mentre questo occorreva, il mondo attorno a voi correva, cambiava. Comunque, non é mai troppo tardi e questo pare che tu l’abbia capito per quello che scrivi.
Bene, io lo prendo come consulente per il romanzo. Potrebbe fornirmi altri spunti interessanti…
P.S. lo sticker Fiorucci rappresenta la fine delle storie nelle favole o nei fumetti. In realtà, va in modo diverso. L’ho pubblicato perché stona-volutamente- con il post appena letto.
Ciao Emma e grazie per avermi coinvolta.
Che ne penso? Beh, certo noi tutti viviamo in relazione agli altri, cosa che influisce sul nostro modo di essere, ma il discorso compagni/mariti lo lascerei in secondo piano rispetto a noi stesse.
Il tuo amico Marco ha ragione: dopo i 40 capisci che non devi dimostrare niente agli altri ma puntare al sodo, in amore, amicizia, qualità della vita. Non sei più un virgulto, ma capisci di aver imparato tanto e hai ancora abbastanza tempo davanti per cercare di vivere un’esistenza che ti piace.
Se poi vogliamo parlare di uomini, ormai dopo i 40 li lasci andare per la loro strada. Se incontri un uomo che ti piace non stai a farti tante domande, ma, salvo il grande amore tardivo, non è un dramma stare da sola.
La penso proprio come te e, complimenti per il sito!