Non ho mai sopportato San Valentino…
Da ragazzina, io e la mia migliore amica Luisa, facevamo dell’ironia sulle compagne che ricevevano un cuore gonfiabile gigante, con qualche frase melensa e l’immagine di Lupo Alberto sopra.
Ovviamente noi non ricevevamo mai nulla perchè non avevamo mai il ragazzino a San Valentino.
Poco male… spendevamo i nostri soldi andando da Feraud a prenderci una cioccolata calda con panna ed a spettegolare su questa e quella, divertendoci un sacco. A dirla tutta, ma non ad alta voce, ci dispiaceva un poco non avere uno straccio di fidanzatino, però abbiamo sempre odiato i cuori gonfiabili giganti, quindi, onde correre il rischio, meglio così.
Poi sono arrivati i 19 anni, e lì, è capitato che, nel giorno degli innamorati, avessi il ragazzo. Così, per fare l’originale, ho pensato di regalargli una rosa rossa, una splendida rosa rossa che ho pagato 14.000 lire, nel 1995.
Ce l’ho ancora lì sta rosa, sullo stomaco, perché ho sempre avuto la sensazione di essermi fatta fregare dalla fioraia, quindi, alla fine, quel San Valentino, il mio primo con il fidanzato, l’ho vissuto abbastanza male, perché ho sempre detestato essere fregata da qualcuno.
MA IL PEGGIO DOVEVA ANCORA VENIRE
Il secondo SV con ragazzo l’ho trascorso in un bar, di sera, insieme al suddetto ragazzo sì, ma anche con i suoi SETTE amici che sbracavano as usual, incuranti della sottoscritta (incazzata nera).
“Ma si è sempre fatto così… ho sempre festeggiato San Valentino con gli amici, e anche con le loro ragazze. Non so perché quest’anno le abbiano lasciate a casa”.
Chissà perchè: forse perchè avevano lasciato quel mucchio di dementi? Forse è andata così.
Oltre a ciò mi sono pure beccata l’appellativo di Valentina dai simpaticissimi SETTE amici, vita natural durante.
Ditemi voi il motivo per il quale dovrebbe piacermi una simil festa.
P.S. Dimenticavo… proprio mal sopporto San Valentino, anche perché trovo le vetrine dei negozi strabordanti di cuori, insopportabilmente nauseabonde.