Niente male iniziare l’ultimo sabato del mese con una mention su Twitter che ti fa scoprire il pezzo di Alice Maccario di HUB09 (famosa agenzia di comunicazione turineisaaaaaaaaa) su di me, sulla mia autrice Erica Vagliengo e sul progetto di Personal Branding grazie al quale siamo ancora qui, DOPO 6 ANNI, a parlare delle mie avventure, del mondo nel quale vivo, del romanzo, dei negozietti on line e di tutto il resto che ruota attorno a noi due- Erica & I-
Vi lascio l’introduzione e il link per leggerlo da capo a piè (è corto, don’t worry).
Nessuno ci conosce meglio di noi stessi. Chi può, allora, valorizzare i nostri punti di forza e le nostre competenze meglio di noi?
Da questa consapevolezza prende le mosse quello che oggi conosciamo come personal branding: la capacità di fare rete, crearsi una reputazione online, determinare il proprio successo catturando l’attenzione con un’identità forte e distintiva. Insomma, trattare se stessi come un brand e aprirsi così la strada per nuove opportunità di crescita, non solo professionale.
La voglia di percorrere questa via con le proprie forze, passo dopo passo, la conosce bene Erica Vagliengo, giovane “scrittrice, giornale e web writer” torinese che nel 2007 ha dato vita ad Emma Travet, giornalista precaria ma piena di stile e – cosa più importante – suo pseudonimo per il romanzo d’esordio “Voglio scrivere per Vanity Fair” (di cui sta per arrivare il seguito).
P.S. Grazie Alice per “la giovane”, fa sempre piacere 🙂