Riflessione di fine settembre:
oggi, le ragazzine di quindici anni sono SUPER WOW.
Ai miei tempi, noi eravamo CESSE e basta.
Vedere per credere: la sottoscritta a 15 anni (prima di andare a Londra). Capisco perché non mi filasse nessuno (e mi lamentavo pure).
Peccato non sia su Fb la mia amica di mille&mille avventure, Luisa, con la quale sono stata a Londra, dal nonnino caro, per tre settimane nel giugno-luglio del 1992. Ma voi, lo sapete cosa voleva dire uscire dalla ridente&sfigata cittadina e buttarsi a capofitto in un mondo super cool, da scoprire sul posto, visto che non c’era ancora l’Internet? Per me è stato uno SHOCK, positivo, ovviamente: sono partita ragazzina sfigata, di provincia, e sono tornata con i capelli viola, un sacco di borse Miss Selfridge e Top Shop (io era quella che, prima di partire, non aveva ben capito come si potesse perdere tanto tempo dietro allo shopping…), con un inglese tutto mio per la testa, immagini vivide di una città creativa e innovativa, con la voglia di ritornarci in fretta, perché quella metropoli, faceva apposta per ME!
In effetti, ci sono ritornata, due anni dopo, diciasettenne, con Luisa, Alessandra e Monica: otto giorni DA SOLE, in un alberghetto gestito da indiani, e tutto il giorno a fare “avant e ndrè” tra musei, negozi, parchi, bus, metro, bookstore, Starbuck etc…(se ci penso, ammetto che i nostri genitori sono stati decisamente illuminati e ringrazio, in modo particolare, i miei per avermi sempre permesso di viaggiare parecchio, già da teen).
p.s. Confrontando le foto, si intuisce qualche miglioramento… anche grazie allo SHOPPING da Top Shop e Miss Selfridge. Che ricordi! Tutti conservati nel mio diario di bordo.