…nella birreria del centro storico, mentre la prima pioggia d’autunno bagnava i sampietrini della piazza.
La mia eroina ha lo sguardo buono, tanta ma tanta pazienza e un buon senso che sa di antico. Affronta i cambiamenti della vita con lucidità e, finalmente, ha imparato ad amare se stessa, a dire di no, a spalmare di lieve ironia certe ferite che solo le donne portano dentro. Non giudica ma comprende anche davanti al torto evidente. Ha capito che se ami veramente qualcuno lo devi lasciare libero. La mia eroina non scappa ma affronta vis à vis le situazioni, anche le più difficili, quelle che ti portano a stringere lo stomaco e i denti, e non molla.
Lei esce dal mio romanzo di soppiatto per entrare nella vita vera e venire a prendere una birra con me, dopo essersi tatuata sulla pelle la frase di Benjamin Button:
“Non è mai troppo tardi per essere quello che decidi di essere”