Io, il mio alter ego e il progetto emmat
Lunedì mi arriva un’e-mail di Maria, che cura l’ufficio stampa della mia casa editrice (la goWare di Firenze)
“Buondì Erica,
Già visto l’articolo su Panorama.it in cui campeggia in alto nella lista Voglio Scrivere su Vanity Fair? “
Io ero a pranzo, in quel di Torino, alla Drogheria in piazza Vittorio (posto dove adoro andare, specialmente d’estate), e no, non l’avevo ancora visto.
Così, dopo aver ordinato un panino vegetariano (ti portano anche le patatine in busta, mai capito il perchè) ed essere andata in bagno ad attaccare il nuovo sticker di emmat (come ai vecchi tempi di myspace),
ho aperto il link e mi sono vista insieme ad altre copertine dei romanzi dell’estate, consigliati da Valeria Merlini nella lista dei 10 romanzo hot&pink, da leggere sotto l’ombrellone. Non male, eh?
Allora mi è venuto in mente di scrivere un post sul FB di Emma Travet, vagamente polemico.
Ve lo riporto qui sotto:
Visto che è stata consigliata come lettura estiva sotto l’ombrellone (o l’ombrello, causa i ripetuti acquazzoni pomeridiani ), vi lascio il link di goWareche vi rimanda agli store ON LINE dove potete acquistare “Voglio scrivere per Vanity Fair” (la NUOVA versione) http://www.goware-apps.com/voglio-scrivere-per-vanity-fair-emma-travet/ Vi metto qui anche il QR CODE.P.S. E lo so che costa fatica accendere il tablet, cliccare sul link dello store, fare il pagamento con paypal o una prepagata o una carta di credito… e poi vuoi mettere ANCHE scaricare l’e book DIRETTAMENTE sul Kindle, in qualche secondo e iniziare a leggere?
Spesso mi chiedo come mai ci sia tanta ritrosia a scaricare un e book (alcune risposte le ho trovate in questo pezzo), perchè sia così difficile venderli e se valga la pena tutto il can can che faccio sul web, visto che la mole di lavoro sta aumentando sempre più (provate voi a gestire DA SOLI: due Fb, due Twitter, un G+, un Instagram, un FriendFeed, il blog sul quale sto scrivendo, l’e shop su Blomming, la mailing list, i comunicati stampa…) e il tempo non mi basta mai, MA, (siamo onesti), non sarebbe sufficiente nemmeno se fossi single ed ereditiera.
Ne ho parlato a voce davanti a un caffè vista mare, con Marco Freccero, autore del blog Certi racconti sono un tiro mancino e della raccolta “Non hai mai capito niente”.
Poi lui ha scritto un post che mi è piaciuto e mi ha trovato perfettamente in linea. Voi che ne pensate?
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