Un pomeriggio di fine giugno, in quel di Rovigo, all’auditorium conservatorio di musica “F. Venezze”, dove abbiamo portato su un palco: idee, progetti realizzati e in cantiere, disfatte dalle quali sono nate nuove intuizioni, e creato belle e digital connections (Andate in pace, fate cose belle e digital, avrebbe potuto essere il saluto conclusivo).
Ringrazio l’istrionico e stilosissimo Filippo Dalla Villa per avermi invitata come ospite a #impresaduezero, all’interno del panel “MODA IN ITALY:RIVOLUZIONE E NUOVI TREND, TENDENZE E DIGITALE PER REINVENTARE IL MADE IN ITALY E IL SETTORE MODA”. Ho avuto il piacere di condividere il sofà vintage con Simone Sbarbati di frizzifrizzi , con accanto il duo Lunardi (father&son) di Lazzari, di parlare durante l’ottimo aperitivo con i prodotti del posto organizzato da Il Chiostro Pizzeria, con Mattia Sullini (questo non è un paese per la tecnologia; molti hanno il device come status symbol ma quanti lo sanno USARE veramente?
Pensiero confermato da un articolo pubblicato su Il Giornale) e con Ermanno Ferretti di Cinque cose belle, Roberta Raeli, Alida Pascutti, Stefania Milo (presidente nazionale giovani imprenditori CNA), Laura Besco en rouge (finalmente una giovane donna che adora il cibo come me, specialmente i dolci), Matteo Ribon.
Grazie a tutti,
è stata un’esperienza altamente formativa
che fa ben sperare.
Sarebbe bello poterla replicare anche nel pinerolese e dintorni (okay… qui ci si addentra in un campo minato, soggetto a mission impossibile, destinate a rimanere tali FOREVER.
Dovrò chiedere a Filippo&co. che mi adottino e supportino le mie idee balzane).
Quelli del #panel2 ph Arcangelo Piai
P.S. Per chi non c’era, per chi c’era e vuole portarsi dietro il ricordo di questa giornata proficua, ecco i vari riferimenti on line:
– video (ogni volta che mi guardo, vorrei sotterrarmi…)
– storify di Filippo Dalla Villa
– Rovigooggi.it cita la sottoscritta con una bella frase (mercì, mercì)
– la photogallery sul mio Fb (ci sono le foto della colazione presso il grazioso hotel Villa Regina e di come ci si veste per trasformarsi in Emma Travet).